Fondo Storer nella Biblioteca Federiciana di Fano

Introduzione

Il professor Franco Battistelli, direttore della 'Biblioteca Federiciana' di Fano, ha gentilmente messo a disposizione degli insegnanti di lingua inglese il catalogo topografico dei libri appartenuti al signor Tom Storer (1915-1973). La biblioteca comunale di Fano si trova in via Castracane, tel. 0721/82415.

Isp. Lamberto Bozzi

Pittori Fanesi: Tom Storer

Questo nome è ben noto a chi ha seguito, negli ultimi anni, la « Accolta del 15 ». Storer vi partecipa dal 1953 ed ha sempre saputo destare intorno alla sua produzione vivo e intenso interesse, anche se fra assensi e dissensi, anche se rari son stati gli acquisti dei suoi quadri.

Nato a Tynamouth (Inghilterra) nel 1915 e laureato in ingegneria civile, durante l'ultima guerra, col grado di Maggiore nell'8ª armata, fu nel N. Africa, in Austria e in Italia. Qui a Fano ha oggi la residenza, da nove anni. Sappiamo che conduce vita assai ritirata, ma ricca di studi e di esperienze artistiche, letterarie, musicali. Studi seri, coscienti, che dimostrano in lui una mente vivace, moderna, perfino geniale. Non concepisce il sapere in funzione di cultura (una parola diventata oggi così equivoca) ma come esigenza di vita. Non un hobby da mostrare in società per ben figurare, ma parte integrante dell'animo, della propria esistenza. Sapere, quindi, equivale ad onestà con sè stessi.

Mostre e concorsi in tutta Italia han visto sue opere. Ma ora ha di molto ristretto la sua partecipazione a tali manifestazioni, poichè da quelle cui ha preso parte gli è venuta la convinzione, fondata, di poterne fare volentieri a meno. E noi non gli diamo torto.

Legato strettamente all'espressionismo (tant'è vero che per sottolineare argutamente d'esser soltanto autodidatta, afferma d'aver fatto studi artistici sotto i Maestri Cézanne, Gaugin, Van Gogh, con lezioni supplementari da Soutine, Kutter, Hitchens) ha una predilezione speciale per Van Gogh, di cui molte volte ha potuto ammirare gli originali sparsi in tutta Europa e la cui influenza si fa evidentissima nei suoi quadri e non passivamente, ma per intima convinzione e grande passione. Egli sente, infatti, gioia di quella pittura e vi è trascinato con tutto l'animo e sente di non poter dipingere altrimenti. Potrebbe venir facilmente da pensare che egli sia soltanto un epigono, per quanto fedele e felice, della pittura espressionistica in generale e di Van Gogh in particolare. Ma non è così. Egli ha una fantasia vivace e fervida, ha un temperamento caldo e, talvolta, persino irruente. Non lo si direbbe, in verità, un anglosassone. I suoi quadri hanno una spiccata personalità latina, mediterranea. Ed è un merito per lui l'aver saputo comprendere così bene l'intima funzionalità e l'autentico valore dell'espressionismo, creando in tal modo opere piene di vita e di genuine espressioni coloristiche e dinamiche.

Questi ultimi mesi non ha lavorato. A Storer piace lavorare all'aperto, all'aria libera. Uscirà quando finalmente si farà vedere la buona stagione primaverile. Ed allora... via! coi pennelli, la tavolozza, i colori e le tele, con il largo cappello di paglia in testa e la pipa in bocca, per le campagne e per i colli ubertosi delle Marche, all'aria aperta, nel silenzio di località assolate e piene di verde. Solo così egli avverte in sè quella grande gioia, quel fuoco che dentro gli divampa e che trasmette, con tutta naturalezza, ai suoi quadri così pieni di luce, di colore, di fantasia, di ardore, di osservazione acuta e geniale. In quei quadri in cui par celebrata la festa della natura, l'amore travolgente per la vita.

G. C. BOJANI

Catalogo Topografico: Scaffale A - Pacchetto V